"...al tempo di Atys figlio del Re Mane ci fu in
tutta la Lidia una tremenda carestia, e i Lidi per qualche tempo
continuavano a vivere sopportandola, ma poi, poiché non cessava,
cercarono rimedi, e chi ne inventava uno chi un altro. Allora furono
inventati i giochi dei dadi e degli astragali e della palla e ogni altra
specie di giochi, tranne quello degli scacchi; l'invenzione di questo
infatti i Lidi non se la attribuiscono. E, inventatili, agivano contro
la fame nel modo seguente: un giorno giocavano per tutta la giornata, in
modo da non cercare cibo, e l'altro mangiavano cessando i giochi. In
tal modo trascorsero 18 anni."
(Erodoto - Le Storie I,94)
I giochi rendono la vita sopportabile anche durante una carestia. Quando giochiamo stiamo bene, sentiamo di avere la situazione sotto controllo e riusciamo a dare un senso alle nostre attività.
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